Itinerari
 

I Castelli
Molti sono i castelli di grande interesse raggiungibili da qui per un itinerario ideale tra le rocche e le fortezze.
La costruzione del castello di Celano fu iniziata nel 1392. Dopo alcuni miglioramenti fu completata da Antonio Piccolomini, che trasformò l'edificio da costruzione essenzialmente militare a dimora signorile.
Circondato da una cinta muraria con sedici torrette, conserva due ingressi, uno con ponte levatoio e l'altro, più antico, con arco ogivale. La pianta del castello è rettangolare, con quattro torri quadrate agli angoli arricchite da una merlatura di tipo ghibellino; sviluppato su tre piani, è arricchito nel piano più alto da finestre con forma diverse.
Il terremoto che colpì il Fucino nel 1915 arrecò gravissimi danni alla struttura della fortezza, che fu restaurata tra il 1940 e il 1960, dopo essere stata dichiarata Monumento nazionale.
Oggi è sede del Museo d'Arte Sacra della Marsica e della Collezione Torlonia di Antichità del Fucino.
Il castello di Balsorano fu eretto da Antonio Piccolomini, sulle fondamenta di un'antica struttura, intorno al 1460.
Anche qui i danni del terremoto del 1915 furono ingenti; si occupò del restauro del castello una nobildonna, moglie di un discendente della famiglia Piccolomini.
Il castello Orsini, ad Avezzano, risale agli anni a cavallo tra il Quattro e il Cinquecento. Del periodo rivela la classica architettura, a pianta quadrata, dotata di torrioni difensivi sui quattro lati e di merlature sorrette da eleganti mensole di pietra.
Duramente colpito dal terremoto del 1915 e successivamente restaurato, il castello ospita la Pinacoteca d'arte moderna, dedicata in particolare ad opere di artisti abruzzesi.
Il forte de L'Aquila (1534-1567), progettato dall'architetto spagnolo Pirro Luis Escribà, è una poderosa fortezza a pianta quadrata con possenti bastioni angolari, eretta per volere del viceré di Napoli per contrastare la ribellione della popolazione del luogo contro i dominatori spagnoli.
Attraverso un ponte di pietra si supera l'ampio fossato fino all'ingresso, chiuso da un portale in pietra sormontato dallo stemma di Carlo V.
Mai utilizzato nel corso di importanti operazioni militari, fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale e quindi restaurato. E' sede del Museo Nazionale d'Abruzzo, che conserva, oltre a manufatti antichi dei popoli italici e dell'arte romana, un enorme scheletro di Elephans Meridionalis.

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